Una divinità LabMec in ogni scuola d’Italia

Maurizio
Scuola, CNC LabMec • 14 ott • 4 min
Il futuro dell’industria italiana si gioca su un terreno preciso: la disponibilità di competenze tecniche in grado di governare robot, macchine CNC, sistemi laser e processi di automazione.
Secondo il World Robotics 2023, nel 2022 sono stati installati a livello mondiale oltre mezzo milione di robot industriali, per un totale di 3,5 milioni di unità operative. In Italia, dove gli impianti automatizzati sono ormai decine di migliaia, la crescita è costante e trainata dagli investimenti di Industria 4.0.
Eppure, nonostante il mercato offra opportunità senza precedenti, le imprese continuano a denunciare difficoltà enormi nel reperire figure specializzate. L’offerta formativa scolastica attuale copre solo il 60% della domanda potenziale di figure professionali in particolare nei settori della meccanica, meccatronica ed energia, il fabbisogno di tecnici rischia di rimanere insoddisfatto per i prossimi anni.
È in questo scenario che si inserisce il progetto LabMec: “una divinità LabMec in ogni scuola d’Italia”, un’iniziativa che punta a colmare il gap tra teoria e pratica, portando direttamente nei laboratori scolastici le tecnologie, i metodi e le competenze che il mercato richiede per le professioni del domani.
Perché “divinità” LabMec
LabMec ha scelto di dare un’anima speciale alle proprie macchine, battezzandole con i nomi delle divinità greche. Non una semplice scelta di stile, ma un modo per raccontare, già dal nome, il carattere e la vocazione di ciascun modello.
Con questa scelta, Labmec non si limita a produrre tecnologia: racconta storie, trasforma macchine in personaggi e offre ai propri clienti strumenti che portano con sé un’eredità mitologica fatta di forza, bellezza e ingegno.

Dai manuali all’esperienza diretta
Troppo spesso gli studenti degli istituti tecnici si fermano alla teoria, mentre le aziende chiedono competenze pratiche, immediatamente applicabili in officina o in fabbrica. LabMec propone una rivoluzione: portare nelle scuole le proprie divinità per laboratori moderni, attrezzati con le stesse tecnologie che caratterizzano le linee produttive avanzate.
Macchine CNC, sistemi laser, robot industriali e software di simulazione diventano strumenti di studio quotidiano. Gli alunni non si limitano a osservare, ma imparano a programmare, monitorare e gestire i processi di automazione, fino a poter replicare veri cicli di lavorazione.
L’obiettivo è quello aprire le porte al mondo del lavoro formando dei Tecnici dell’Automazione grazie ad un percorso della durata complessiva di 40 ore che combina lezioni da remoto e sessioni pratiche in presenza, direttamente nei laboratori scolastici. Sarà LabMec a portare i propri specialisti e le proprie tecnologie all’interno delle scuole, andando incontro agli istituti.

Dalla formazione dei docenti agli studenti
La rivoluzione parte dai docenti. Prima ancora di coinvolgere le classi, Labmec offre corsi specifici agli insegnanti, affinché possano aggiornarsi sulle tecnologie più recenti e diventare veri mediatori tra scuola e industria.
Una volta formati, gli insegnanti accompagnano gli studenti in un percorso che unisce studio e pratica, colmando quel divario che per anni ha separato la teoria scolastica dalle esigenze del mondo produttivo.
Questa visione non ha solo un valore tecnico, ma anche sociale: dare concretezza alla formazione significa anche contrastare la dispersione scolastica, offrendo motivazioni tangibili a chi rischia di perdere interesse.
Gli studenti, vedendo prospettive chiare e riconoscendo il valore del percorso tecnico, trovano un incentivo in più per completare gli studi e puntare a una professione qualificata.
Un ponte tra scuola e impresa
Un altro punto chiave del progetto è il rapporto diretto con le aziende.
Labmec nasce a stretto contatto con il mondo produttivo e costruisce il proprio modello formativo partendo dalle reali richieste del mercato. È proprio dalle imprese che arriva la richiesta urgente di tecnici in grado di operare su CNC, laser e sistemi di automazione: figure indispensabili che oggi scarseggiano.
Per questo, oltre a portare i laboratori nelle scuole, Labmec invita le scuole stesse a visitare la propria sede. Gli studenti possono così vivere un’esperienza immersiva e vedere da vicino come vengono progettate e prodotte le macchine che studiano. Un passaggio fondamentale per avvicinare ancora di più la scuola alla realtà produttiva
Chi deve finanziare la rivoluzione?
Le risorse del PNRR rappresentano un’occasione unica per rinnovare i laboratori e sostenere iniziative come questa ma i fondi pubblici da soli non bastano: è necessario un patto più ampio tra istituzioni, scuole e imprese.
Le aziende hanno tutto l’interesse a partecipare, perché sono le prime a beneficiare della disponibilità di tecnici qualificati.
Investire nella formazione, dunque, non è solo un dovere sociale, ma anche una scelta strategica per il futuro della competitività del Paese.
Non solo laboratori, ma opportunità per il futuro
“Una divinità LabMec in ogni scuola d’Italia” non è soltanto un progetto di formazione: è una missione culturale. Significa ribaltare l’idea che i percorsi tecnici siano scelte minori rispetto ai licei, valorizzare i talenti pratici e dare dignità a chi vuole diventare protagonista dell’industria.
I laboratori non sono semplici aule attrezzate, ma spazi in cui i ragazzi possono immaginare e costruire il proprio futuro. Dove la tecnologia non è più solo teoria, ma strumento di lavoro, di innovazione e persino di creatività.
Perché la vera sfida dell’automazione non sarà solo la velocità delle macchine, ma la capacità delle persone di guidarle.
A breve tutti i dettagli!