Il futuro a portata di click. Intuitivo, semplice, smart, e soprattutto pratico.
LabMec, azienda specializzata nella produzione di macchine Cnc e robot per l’industria, in collaborazione con l’Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, il CSF, Centro Servizi e Formazione, il programma “Industria 4.0” avviato dal ministero dello Sviluppo Economico, ha tenuto nella suggestiva cornice dell’Eco Parco del Mediterraneo il primo SEMINARIO dedicato alla formazione dei nuovi pantografatori. Chi sono?
Esperti nell’utilizzo delle innovative macchine per l’industria artigiana e manifatturiera denominate Cnc.
Non vi spaventate, Cnc è un semplice acronimo. Significa “computer numerical control” o, se preferite, macchine a controllo numerico. Rappresentano l’evoluzione tecnologica delle vecchie macchine Cn, perché permettono il controllo delle operazioni attraverso un software, un programma informatico.
Allora ci vuole un super ingegnere per padroneggiare questi nuovi strumenti? Neanche per sogno: “Il punto di forza di LabMec, spiega Maurizio Palmieri, il CEO dell’azienda, è la capacità di mettere d’accordo tecnologia e praticità. Le innovazioni devono essere alla portata di tutti, altrimenti servono a poco”.
E cosa fanno dunque queste seducenti macchine? Tutto quello che serve a un artigiano, a un falegname, così come a un’impresa più strutturata: marcano, tagliano, saldano, modellano, cuciono, posizionano, misurano. Con notevole risparmio di tempo, ma soprattutto (e qui veniamo alla parte che interessa a tutti) con un significativo abbattimento dei costi di produzione.
“Una Cnc - chiarisce Zara, uno dei soci - ragiona e si comporta in modo esattamente opposto a una stampante 3D. Mentre quest’ultima, in base a un disegno, riempie la forma con un mucchio di plastica, una Cnc asporta materiale: parte da un grezzo ed arriva ad una porta, un modellino, un manufatto in pietra, un espositore in policarbonato, uno stampo in alluminio o quello che volete. Lavora con molteplici materiali fino a quelli compositi e duri”.
Chi adotta macchine Cnc può riprodurre pezzi pressoché identici con una tolleranza inferiore a 0.02 mm. Insomma, bisogna mettersi d’impegno per trovare delle differenze tra un pezzo e un altro. E molto spesso non si trovano, perché non ci sono, o meglio non sono percettibili all’occhio umano.
Ma non è finita: le Cnc più avanzate sono dotate di piani di lavoro o mandrini inclinabili e roteanti (no, Mazinga non c’entra), “che permettono di avere fino a 5 assi di lavorazione”, spiega De Pascale , il progettista e cofondatore di LabMec.
Un vecchio motto popolare afferma che si deve “provare per credere”.
Ok, conoscete Stefano il falegname? Ecco, Stefano ha provato una Cnc a marchio LabMec. Fatevi un giro sul suo canale Youtube, e scoprirete che una Cnc è proprio quello che fa per voi.
Presto ci sarà un altro seminario, saranno organizzate nuove giornate di formazione patrocinate da LabMec con rilascio di un attestato di partecipazione e di apprendimento. L’intero Staff del Lab Mec spiegherà il funzionamento delle Cnc a tutti, addetti ai lavori e non. Il pantografatore è il mestiere del futuro, le Cnc sono il futuro, anzi il presente, mentre il futuro è nei Cobol, ma ne parleremo in un altro articolo.
Provare a fermarle sarà un gesto romantico, ma inefficace. Ricordate i produttori di carrozze che facevano la guerra alle automobili dicendo che non servivano? Ecco, non aggiungiamo altro.