Squadro, fuori squadro e possibili regolazioni con una macchina CNC

Ciao ragazzi, ciao Ragazze buona giornata a tutti!

Oggi, più che fare un vero e proprio articolo e affrontare un argomento specifico, mi preme più che altro fare una puntualizzazione su un aspetto del lavoro di precisione che è assolutamente fondamentale ma che spesso passa in secondo piano.

Ovvero: lo squadro.

Non per ritornare sui banchi di scuola né tanto meno per salire in cattedra, ci mancherebbe!

Ma credo sia doveroso chiarire alcuni aspetti a riguardo.

Il motivo di questa scelta?

Gli errori, per non parlare di veri e propri “orrori”, che mi capita di vedere in giro o di sentire quando si parla di meccanica di precisione.

Che cos’è lo squadro

Partiamo dall’inizio: lo squadro è un angolo di 90 gradi compreso tra due rette (detto angolo retto), due rette che tra loro sono perpendicolari.

Scoperta dell’acqua calda?

Assolutamente no, e vediamo per quale motivo.

Da sempre vi è stata la tendenza a costruire oggetti squadrati poiché nel caso di figure semplici, tipo rettangoli e quadrati, gli angoli tra i lati sono tutti di 90 gradi.

Quindi viene da sé che è sufficiente realizzare un’unica dima, chiamata appunto squadra o squadretta, per poter dare forma al componente che si desidera creare.

 

Squadro e fuori squadro

Se l’angolo è inferiore a 90 gradi è detto “a chiudere”.

Viceversa se l’angolo è maggiore di 90 gradi si dice che è “ad aprire”.

Prima di parlare del rilievo è necessario capire quando un angolo è in squadro e quando è fuori squadro.

L’angolo si dice in squadro quando misura 90 gradi, ovvero quando è un angolo retto.

L’angolo è fuori squadro quando la sua misura è superiore o inferiore a 90 gradi, ovvero quando è ottuso o acuto.

 

immagine squadro

 

Talvolta può accadere di ritrovarsi con macchine poco precise in cui lo squadro non lo si riesce ad ottenere.

In tal caso, cerchiamo di capire cosa succede, se ad esempio dovessi fresare una tasca su un pannello e poi costruire un pezzo il cui profilo deve combaciare perfettamente all’interno della suddetta tasca.

Se il quadrato ha i lati tra loro perpendicolari, allora il nostro quadrato combacerà perfettamente in qualunque posizione.

Viceversa, se il risultato che otteniamo non è quello di lati a squadro, il nostro pezzo entrerà solo in una posizione.

Può succedere, talvolta, che alcuni fabbri o falegnami utilizzino come riferimento 2 diagonali per capire se il pannello lavorato è opportunamente a squadro.

Mai scelta fu più sbagliata!

Il motivo?

Le due diagonali prese come riferimento di misurazione potrebbero anche rappresentare un trapezio isoscele.

immagine trapezio isoscele

Il problema viene risolto mediante il ricorso alle cosiddette macchine squadratrici, le uniche in grado di garantire certezza assoluta per quanto concerne angoli retti tra le facce di finestre, porte, cassetti, scrivanie e qualsiasi altro genere di lavorato.

Problemi riscontrati su in alcune macchine a controllo numerico

In alcune macchine a controllo numerico la perpendicolarità tra l’asse X e l’asse Y non viene tenuta in opportuna considerazione.

Non è semplice effettuare questo tipo di regolazione, se non con dei sistemi software, o andando ad agire sulla carpenteria

Quest’ultima scelta in alcuni casi può rivelarsi inutile.

 

 

Ad esempio:

Se abbiamo una vite centrale sull’asse Y e la macchina, per qualsiasi motivo, non dovesse più avere i due assi a 90 gradi (causa collisioni o regolazione non precisa) non vi è più modo di sistemarla, se non deformando la struttura.

Soluzione questa davvero poco apprezzabile anche alla luce del fatto che niente e nessuno può impedire che, nel tempo, essa possa tornare in fuori squadro.

 

Come risolviamo questo problema in LabMec?

In LabMec affrontiamo e risolviamo questo problema applicando anche sulle macchine più piccole due viti sull’asse Y.

In questo modo riusciamo a garantire prima un movimento inferiore, dato dalla distanza sicuramente minore tra il pattino e la vite.

Ciò fa sì che le vibrazioni diminuiscano in maniera decisa e che si lavori sicuramente in maniera migliore.

Quando una macchina, impegnata negli Homing, in seguito ad un riallineamento della struttura o in seguito a qualche collisione imprevista, fa registrare una mancanza di allineamento tra gli assi, si può procedere mediante software al riposizionamento degli stessi.

 

doppia vite labmec

 

Niente male, vero?

Eh si!

Soluzioni di questo tipo migliorano non poco sia il livello di qualità del processo produttivo sia la qualità del risultato finale.

Provare per credere!

Buona giornata a tutti, a presto!

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