Ciao a tutti, come va?
Caldo, decisamente caldo.
Caldo da prendere una bella pausa, una bibita rigorosamente fresca al punto giusto e concedersi qualche minuto per dare una spulciata alle info e alle notizie di settore.
Lo so, lo so.
È proprio in questi momenti di prezioso, incommensurabile distacco mentale e fisico, breve e intenso come… non si può dire, che, d’un tratto, accade qualcosa.
Che cosa?
L’occhio scorre leggero e sornione tra le pagine di blog e giornali e incappi in notizie, più precisamente “inserzioni”, in cui si cerca personale che, tra le varie skills, abbia, tra le varie, la conoscenza e la capacità di interpretazione del disegno tecnico.
Ecco che allora la bibita prende a trasudare, il giornale si appallottola e i pensieri iniziano a ruminare qualcosa
Che si fa in questi casi?
E che si può fare!
Sulle prime provi a non pensarci, a fare finta di niente.
Ti guardi intorno, provi a distrarti.
Ma niente, niente da fare.
E allora?
E Allora niente.
Si può resistere a tutto, ma alle tentazioni no!
Quando è così, si prende a scrivere un bell’articoletto sul disegno tecnico, visto che è parte assolutamente fondamentale del lavoro del lavoro di meccanica di precisione e che, nonostante tutto, molti ancora non sanno bene ancora da che parte reggere il foglio.
Premetto che, ogni riferimento a persone, cose ed hobbisti evoluti è puramente casuale.
Disegno tecnico meccanico
Mi capita spesso di trovare degli annunci di offerte di lavoro in cui viene richiesta una figura professionale che conosca e sappia interpretare il Disegno tecnico.
Sembra così importante e quindi cerchiamo di capire esattamente di cosa si tratta.
Non voglio assolutamente fare un corso qui sul mio Blog , ne faccio altri ed in altre sedi prevalentemente tecnici per formare operatori meccanici, programmatori CNC e manutentori .
Questo vuole essere solo un modo per incuriosire e magari perché no creare spunti per nuove conoscenze tecniche.
Quello del disegno tecnico meccanico è un aspetto fondamentale del lavoro di meccanica di precisione.
Per cui è bene capire in dettaglio di cosa parliamo.
Lungi da me fare una trattazione sistematizzata e rigorosa stile corso di formazione.
Per quella bastano le lezioni che tengo per formare operatori meccanici, programmatori CNC e manutentori
Far sfrigolare la curiosità e fornire un po’ di informazioni, fondamentali per acquisire nuove conoscenze, e, perché no, per poter affrontare meglio il lavoro di realizzazione di un componente.
Perché è tanto importa il disegno tecnico?
Se fossimo tutti Leonardo da Vinci, di certo non avremmo difficoltà a trasmettere ai nostri interlocutori le idee che abbiamo e le informazioni tecniche per realizzare un pezzo, una macchina o un qualsiasi altro dettaglio.
Purtroppo nessuno di noi è Leonardo da Vinci.
Per cui, cosa si fa quando ci si rende conto di ciò?
Tocca organizzarsi e imparare come si deve il disegno tecnico.
Architetti, ingegneri e costruttori, negli anni hanno improvvisato bozze, buttato giù schemi, disegni, e tutto quando potesse dare loro la possibilità di trasferire i propri pensieri e vederli materializzati in un progetto.
Nel periodo della rivoluzione industriale, lo sforzo in tal senso è stato orientato a cercare di individuare un codice condiviso, un linguaggio comune, attraverso cui veicolare in maniera chiara ed inequivocabile ogni informazione di progetto.
La maggiore difficoltà era data dal fatto di trasferire su carta, quindi su un supporto bidimensionale, modelli che nella realtà erano ovviamente tridimensionali.
Difficoltà e sforzo non diverso da quello di trasferire su carta, sugli spartiti, il linguaggio musicale.
Va bene, chiaro, Leonardo è Leonardo.
Ma chi non ha l’estro del grande da Vinci, che fa?
Ecco, per noi comuni mortali, esiste un linguaggio universale che è quello del disegno tecnico.
Che cos’è il disegno tecnico?
Disegno tecnico è un linguaggio che consente, mediante un insieme convenzionale di simboli, linee ed altre indicazioni, di trasferire le informazioni relative alla forma, alle dimensioni, alla funzione, alla lavorazione e ai materiali riguardanti un determinato oggetto.
La differenza fondamentale tra il disegno artistico e quello tecnico è rappresentata dal fatto che il primo è una modalità di comunicazione, mentre il secondo uno strumento di trasferimento oggettivo di informazioni.
Caratteristiche del disegno tecnico
Il disegno tecnico si basa su alcune caratteristiche di fondo quali univocità, fedeltà, completezza, e trasferibilità.
L’univocità è il principio secondo cui l’interpretazione del disegno non deve lasciare spazio a dubbi.
Coloro che lo leggono devono poter dare un’ interpretazione unica e inequivocabile su quanto espresso
La fedeltà è la capacità del disegno tecnico di essere fedele in tutto e per tutto all’ oggetto rappresentato.
La completezza è quel presupposto per cui tutte le caratteristiche dell’oggetto rappresentato devono essere tutte veicolate all’interno del disegno.
Trasferibilità, ovvero la possibilità che tutte le informazioni contenute nel disegno tecnico devono poter essere trasmesse senza perdita di dati tra i diversi soggetti.
Questo linguaggio basa tutto su un sistema che è quello delle Proiezioni Ortogonali.
Classificazione del disegno tecnico in base al ciclo di vita
Riguardo la classificazione del disegno tecnico in base al ciclo di vita, possiamo distinguere:
1 – Disegno di concepimento (detto anche disegno preliminare, o di avanprogetto).
Si tratta di un tipo di disegno costituito prevalentemente da schizzi e disegni più o meno completi, dove la geometria utilizzata ha carattere generico e non è definita in dettaglio. Di solito non ha regole realizzative di riferimento.
2 – Disegno costruttivo (noto anche come disegno di definizione).
È quel tipo di disegno che riporta in modo esaustivo la geometria e le prescrizioni funzionali del componente. Di solito è realizzato secondo regole precise.
3- Disegno di fabbricazione (o disegno di produzione). Contiene tutte le indicazioni fondamentali per la fabbricazione e la verifica di ciascun componente (ad esempio valori come tolleranze, quote, rugosità, ecc.). È fondamentale che sia realizzato secondo norma.
PROIEZIONI ORTOGONALI
Queste e tante altre informazioni ancora per realizzare un disegno tecnico a “regola d’arte”, per dirla con il nostro Leonardo!
Questo linguaggio basa tutto su un sistema chiamato delle Proiezioni Ortogonali.
Tuttavia, immaginiamo adesso di voler disegnare un modello.
Procediamo immaginando di scattare una serie di foto chiare ed esaustive.
Pertanto una foto dall’alto, una di faccia, una da destra, una da dietro e un’altra da sotto, seguendo una regola fondamentale:
se scatto da destra disegno a sinistra, se scatto da sotto disegno sopra e viceversa.
Questa è la modalità europea, mentre per quella americana, si scatta la foto da destra e si ribalta sul lato destro e cosi via.
Il disegno deve essere eseguito con due tratti diversi sottile e calcato e con tratteggi diversi:
continua, tratteggiata, o tratto punto.
Un disegno tecnico, come detto può rappresentare sia un complessivo, in genere dato ai manutentori o ai montatori, in cui vengono rappresentate tutte le parti, oppure un particolare, con le dimensioni ed eventualmente le tolleranze.
Un buon disegnatore dovrebbe avere un’ottima conoscenza dell’officina, in quanto alcuni punti, come ad esempio la quotatura, offrono indicazioni su quali riferimenti considerare e come procedere nella lavorazione.
Quotatura, quotatura.
E visto che ci troviamo ne diamo pure una bella definizione, prima che gli hobbisti evoluti ne partoriscano una tutta loro.
Bene
Cosa è la quotatura?
La quotatura è l’insieme di tutte le informazioni alfanumeriche e grafiche funzionali a definire, in termini quantitativi, gli elementi e il loro posizionamento.
Ogni quota racchiude l’insieme della linea di misura, i riferimenti relativi e il valore che definisce quantitativamente una dimensione del disegno.
Il tutto espresso rigorosamente in millimetri ed il range entro il quale rientrare con il pezzo finito è di +o – 0,1 mm
In buona sostanza una quota è un modo per indicare le dimensioni di un particolare.
Tipi di quote
Le quote, come si evince dalla seguente immagine, possono essere in serie o in parallelo

Notiamo che in base a come sono inserite, avremo nel primo caso che il punto di riferimento parte dalla fine della precedente, avendo, per questo, una somma o una compensazione degli errori.
Nel secondo caso, invece, si individua un punto da cui far partire le diverse quote.
Sezioni
A volte può succedere di non riuscire a rappresentare l’interno di un pezzo.
Per questo motivo si utilizzano le sezioni che altro non sono che la rappresentazione del nostro particolare tagliato (ossia sezionato).
La parte che tocca il piano di taglio è rappresentata dalle linee di campitura e la vista viene indicata con una doppia lettera, ad esempio SEZ A-A .
le linee di campitura sono ,in genere, a 45 ° se la parte che stiamo sezionando è costituita da più parti, si useranno delle linee contrapposte, mentre gli alberi e i cuscinetti non sono mai tagliati dal piano di sezione
Cartiglio
Il disegno tecnico è un documento di lavoro a tutti gli effetti e, in quanto tale, necessita di alcune precisazioni.
Per questo motivo, in basso a destra è riportata una piccola tabella chiamata cartiglio.
Nel cartiglio sono inserite una serie di informazioni, quali:
Nome del progettista
Nome dell’azienda
Data di progetto
Indicazione sulle rugosità
Tipo di sistema adoperato(se europeo o anglosassone)
Materiale del grezzo da lavorare
Scala in cui è rappresentato l’oggetto.
Ogni azienda stabilisce cosa inserire nel cartiglio, sottinteso che che le suddette informazioni sono indispensabili.
Esistono dei simboli per rappresentare le saldature, i perni, le filettature, le tolleranze geometriche e tutto quanto pertiene la realizzazione di un pezzo.